Ricordo di Angelin

Pubblichiamo qui di seguito, carissimi, le parole della figlia di Angelo Fontanini, scritte in ricordo del papà. Rendiamo grazie al Signore per questa bella persona che ha donato alle nostre Fraternità e preghiamo insieme che Egli lo abbia nella sua gloria.

“A nome di tutta la famiglia vorrei ringraziare coloro che hanno voluto essere qui oggi a salutare papà Angelo (Angelin). Un sentito ringraziamento a don Denis, ai sacerdoti che hanno desiderato condividere il rito delle esequie, ai Padri spirtuali che si sono presi cura del suo splrito ed ai medici che hanno alleviato Ie sue sofferenze fisiche.

La vicinanza e I’affetto che abbiamo ricevuto in queste ore testimoniano il sincero sentimento di stima nei confronti di un uomo che ha messo la sua lunga vita al servizio della comunità in vari ambiti: dall’impegno politico degli anni ancora giovanili, alla presenza assidua ed attiva come collaboratore parocchiale, fino a quando le forze Io hanno sostenuto.

La testimonianza più forte di vita cristiana, tuttavia, I’ha mostrata a noi, nella dimensione intima e sobria della famiglia. La porta delIa sua casa è senrpre stata aperta a chiunque bussasse: a parenti, amici e conoscenti come ai perfetti estranei, per condividere il pane o sostenere chìunque si trovasse in difficoltà, trovando sempre il tempo per far visita e offrire una parola di conforto alle persone sole, malate o anziane della nostra comunità, seguendo corne un faro I’esempio di San Francesco, in particolar rnodo dopo la professione dei voti del Terz’Ordine francescano, per il quale si è speso diventando guida e riferimento per la Fraternità di Basaldella e dei paesi vicini.

Noi figli siamo stati educati con le parole ma soprattutto con l’esempio da un pater familias d’altri tempi, dal fisico fagile e minuto ma, vi assicuro, assai autorevole {e talora autoritario).

Ci ha trasmesso un forte senso del dovere, lui che ha svolto la sua professione con abnegazlone e scrupolo, il primo ad arrivare in ufficio al mattino e l’ultimo ad andarsene; rigoroso, da bravo ragioniere, anche quando metteva le proprie competenze al servizio di quanti gli chiedevano una rnano, senza aspettarsi nulla in cambio, ma ricevendo sempre immensa gratitudine.

Era curioso, desideroso di continuare ad imparare e nutriva grande fiducia nel progresso scientifico e tecnoiogico, al quale guardava positivamente, ma anche con Ia consapevolezza del limite umano.

lnfatti, mostrandoci l’esercizio della Carità silenziosa, ci ha insegnato ad agire nel mondo con la solidarietà, unico strumento per migliorare la realtà, ma ci ha anche testimoniato la necessità di affidarci alla volontà del Padre, soprattutto quando il senso di impotenza ci sopraffà, attraverso la preghiera recitata insieme e con Ia sua fede incrollabile nella Divina Provvidenza.

Ha cercato di tenere ben dritta la barra al timone di una numerosa famiglia, insieme alla mamma Ines, con cui ha condiviso gioie e portato croci.

Vorrei ringraziare mia mamma per essere stata sempre fedele alle promesse matrimoniali che si sono scambiati oltre sessantatré anni fa, donando tutte le proprie energie alla cura della famiglia, e per aver assistlto con amore, fino all’ultimo giorno, il papà.

Grazie anche aile mie sorelle Chiara e Maria, che si sono adoperate costantemente e con dedizione all’assistenza del papà insieme ai miei fratelli Andrea e Stefano, alle mie cognate, ai nipoti e ai parenti tutti.

L’augurio è di rimanere uniti e di sostenerci l’un I’altro, come ci ha insegnato, ricordando la sua serenità anche degli ultimi anni, quando ringraziava Dio per ogni nuovo giorno, vissuto come un dono, un tempo in più per farsi trovare pronto a questo momento e riuscire, sulle orme di frate Francesco, a chiamare “sorella” anche Ia Morte; quella Sorella – mite – che ci accompagna all’incontro con il Padre-

Mandi papà”