Memoria di San Ludovico patrono dell’Ordine francescano secolare

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Boreana di San Vito al Tagliamento 25 agosto 2022

S. Luigi IX re di Francia, nacque nell’anno 1214 in Poissy, ove ricevette anche il santo battesimo. Ebbe per genitori Luigi VIII e la regina Bianca di Castiglia, donna di grande pietà e virtù.

La mamma procurò di inspirargli fin dalla prima infanzia un singolare amore alla virtù e un grande orrore al peccato, ripetendogli spesso quelle celebri parole: « Figliuol mio, vorrei piuttosto vederti morto, anziché macchiato di un sol peccato mortale ».

Questa frase fece sì grande impressione sul cuore di Luigi che se ne ricordò per tutta la sua vita. La sua memoria viene celebrata, dal terziari francescani del pordenonese, ogni anno il 25 agosto, in località Boreana di San Vito al Tagliamento dove è sorta l’unica chiesetta in regione dedicata al Santo. Quest’anno a celebrare la ricorrenza e a presiedere la santa messa l’assistente delle Fraternità di Pordenone Fra Loris Venaruzzo, assistito dai confratelli Fra Marco Moretto e Fra Luigi Bettin e dal parroco di San Vito monsignor Dario Roncadin. Presente anche la nostra Ministra regionale Carlotta Fonda. Ritratta nella foto, con gli assistenti,  al termine della celebrazione.

Fra Loris nell’omelia ha ricordato San Ludovico attraverso il testamento del re francese al figlio primogenito:

Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo no c’è salvezza. Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale. E’ preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale. Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziarlo, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata. Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in qualunque altro modo, bada cioè a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi“.

Testamento, come ha sottolineato Fra Loris, che mette in risalto le grandi virtù del Santo patrono del nostro Ordine. Come da lodevole e gradita tradizione l’incontro dei francescani ma anche di numerosi sanvitesi è terminato con un ricco rinfresco. (uc)